Intervista a
Esperanza Martinez di OIL WATCH
di Gianni
Tarquini per SELVAS e Terremadri
Nairobi
23 gennaio 2007
PARLANDO DI
RECUPERO DELLE RISORSE NATURALI, COM'E' LA SITUAZIONE IN AMERICA LATINA?
L'America latina
è in una fase positiva che si sta sviluppando in diverse maniera: con la
nazionalizzazione del gas in Bolivia, con la creazione o recupero delle società
pubbliche in diversi paesi, attraverso il sistema fiscale (Venezuela), con la
revisione o cancellazione dei contratti con le multinazionali com'è accaduto in
Ecuador, con il rientro dell'Ecuador nell'OPEP che potrebbe dare più forza per
difedere le risorse legate agli idrocarburi.
QUANTO INCIDE
TUTTO QUESTO?
Molto ma
purtroppo non è sufficiente; è positivo il fatto che il controllo delle risorse
passi nelle mani degli stati sottraendolo alle multinazionali. Il forte
controllo delle elite nazionali tradizionalmente al potere ostacola il
processo. La forza attuale viene dal fatto che il loro operato danneggia le
popolazioni che hanno cosi' trovato la forza di organizzarsi e reagire.
COME AGIRE,
QUINDI?
Dobbiamo sempre
ricordare che esistono due dimensione del concetto di sovranità, che valgono
per l'acqua, il petroli e tutte le risorse, il concetto di controllo nazionale
e quello comunitario. Solo il secondo risolve i confilitti e impedisce o frena
gli abusi. Quindi bisogna mobilitarsi, con la resistenza e la denuncia, a
partire dalle comunità, per frenare le tendenze privatizzatrici e gli abusi
delle multinazionali.
E A LIVELLO DI
POLITICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI?
In questo campo
bisogna impulsare un modello basato su un minore sfruttamento delle risorse e
un ridimensionamento delle multinazionali. Nella nostra regione si sta
lavorando a un accordo tra Ecuador, Bolivia, Venezuela e Brasile per ridurre
l'espansione dello sfruttamento energetico attraverso un blocco delle
trivellazioni nelle zone di frontiera.
PER CONCLUDERE?
In America
latina e in tutto il pianeta: I governi possono impulsare molto un paese ma molto
di più possono fare le comunità e i corridoi di cooperazione che si riescono a
creare per lottare insieme. Il WSF puo' servire a questo e all'Africa serve
avere l'esempio dell'America latina per trovare l'energia e la speranza di una
inversione di tendenza.