Il Documento finale dell’Assemblea dei Movimenti Sociali

 

Gianni Tarquini Selva e Terremadri

 

Il documento finale, redatto dall’Assemblea dei movimenti al termine del settimo Forum Sociale Mondiale, sottolinea l’importanza della realizzazione di questo evento mondiale in Africa e a fianco degli africani, la cui storia è basata sulla permanente lotta contro il dominio straniero, il colonialismo e il neocolonialismo. “Lotte africane, lotte globali”, ci si lascia con questo impegno all’interno dello spirito ormai consolidato di solidarietà internazionale e di creazione di reti di resistenza capaci di estendersi su tutto il pianeta per opporsi con maggiore efficacia a tutte le forme di oppressione.

Si denuncia la tendenza verso la mercantilizzazione, la privatizzazione e la militarizzazione emersa anche negli spazi del Forum e l’impossibilità, verificatasi a Nairobi, della partecipazione di centinaia di persone povere a causa degli alti costi di partecipazione.

Un’altra preoccupazione riportata nella dichiarazione è la presenza di associazioni che lavorano contro i diritti delle donne e le diversità, in contraddizione con la Carta dei principi del FSM.

Viene ribadita l’apertura alla partecipazione attiva di tutti i movimenti e accettate le diversità, all’interno della comune lotta contro il neoliberismo, l’egemonia del capitale e le guerre imperialiste.

Si auspica ora un lavoro per la costruzione di alternative effettive, tenendo presente le iniziative positive già avviate in America latina e in altre realtà che devono essere sostenute e ampliate.

Le azioni proposte sono due: la massiccia mobilitazione in occasione del G8 che si terrà a Rostock e Heiligendamm in Germania dal 2 all’8 giugno del 2007 e la partecipazione di tutte le comunità e movimenti alla Giornata di Azione Internazionale del 2008, ancora da fissare e che sostituirà, l’anno prossimo, il FSM, per rendere più incisive le lotte locali e nazionali. In attesa di decidere dove realizzare l’ottavo Forum Internazionale nel 2009.