Dossier sul caso degli impianti per la produzione di cellulosa in Uruguay

• Ancora una volta: ..quale sviluppo?
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  Due transnazionali leader nel settore della produzione cartiera - l'ibero-americana ENCE e la finlandese Botnia - stipulano contratti col governo uruguayo per realizzare due megaimpianti per la produzione di pasta di cellulosa al confine con l'Argentina nella località di Fray Bentos, ma si scontrano con le proteste delle popolazioni locali e l'opposizione dello stesso governo argentino.
  Un nuovo caso in cui al centro si pone la questione dello sviluppo sostenibile e partecipato.
  L'autore dell'articolo e compilatore di questo dossier è Umberto Bandiera, laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche, specialista in politiche di sviluppo, è co-fondatore del Laboratorio di promozione sociale “Despina” e attivo in vari progetti sociali in Italia e all’ estero.
  
  
• Pubblicazione della Botnia con le risposte fornite nel corso del I Forum pubblico sulla realizzazione dei nuovi impianti (Scarica file PDF)
  
  
• Presentazione sulle contaminazioni ambientali previste dopo l'entrata in funzione dei due nuovi megaimpianti. Parte prima: aspetti generali. (Scarica file .PPS zippato)
  
  
• Presentazione sulle contaminazioni ambientali previste dopo l'entrata in funzione dei due nuovi megaimpianti. Parte seconda: diossine e furani. (Scarica file .PPT zippato)
  
  
• Denuncia penale da parte di autorità locali, organizzazioni non governative e cittadini contro Botnia e ENCE per violazione delle norme uruguayane sugli scarichi industriali pericolosi (Scarica file PDF)
  
  
• Studio promosso dalla Botnia sull'impatto socio-economico del suo progetto (Scarica file PDF)
  
  
• Informativa ambientale del gruppo ENCE sulle sue attività (Scarica file PDF)
  
  
• Report della banca mondiale sull'impatto accumulativo degli impianti di cellulosa in Uruguay (Scarica file PDF)